Habitat sociale
Con il termine “habitat sociale” l’ingegnere Antonio Villas intende un modo innovativo di concepire l’architettura e la progettazione degli spazi.
Secondo Villas i luoghi pubblici come le scuole, gli ospedali, i centri di salute mentale, così come vengono perlopiù progettati e arredati, sono “anti-luoghi”, cioè luoghi dove vengono negati i bisogni più elementari di chi li frequenta, soprattutto i bisogni di relazioni e socialità.
Si tratta quindi di re-immaginarli o immaginarli diversamente, in modo da venire incontro alle aspettative o all’immaginazione delle persone.
I luoghi pubblici devono essere non semplici contenitori, ma luoghi di incontro e socialità.
A Trieste Antonio Villas ha curato la ristrutturazione del CSM “La Maddalena”, dell’SPDC all’interno dell’Ospedale Maggiore, del Centro Donna 2000 e del distretto di Valmaura.